Lo zafferano di Sardegna deve le sue peculiarità, oltre alla natura della zona di produzione, alle tecniche agronomiche, di lavorazione e trasformazione del prodotto. Dalla fase di avvio della coltura, con la meticolosa selezione del materiale di propagazione, fino alla raccolta, mondatura, essiccazione, conservazione, l’uomo interviene apportando conoscenze e pratiche tramandate nel tempo che consentono di ottenere un prodotto di elevata qualità.
I fiori si raccolgono a mano nelle prime ore del giorno, quando sono ancora chiusi o leggermente aperti, e poi si dispongono dentro le ceste in strati sottili, facendo attenzione a non comprimerli. A questo punto comincia un lavoro meticoloso e delicatissimo, che prevede mestiere, tempo e molta pazienza. Con entrambe le mani si aprono i petali e si separano gli stimmi. Poi, con le dita leggermente unte di olio (extravergine, biologico e prodotto in Sardegna) si umettano e infine si pongono a essiccare.
Il triangolo rosso della coltivazione dello zafferano si trova a San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca.
San Gavino Monreale si trova al centro della pianura del Campidano, equidistante sia da Cagliari che da Oristano. Lo sviluppo della cittadina si è basato per oltre 70 anni, sull’industria, per la presenza della fonderia di materiali non ferrosi, che fu costruita negli anni ’30. Il paese è rinomato per la produzione di zafferano. È infatti il maggior produttore di “oro rosso”. Lo zafferano di San Gavino Monreale è commercializzato in stimmi.
Ha colore rosso brillante, aroma molto intenso (dato dal contenuto di safranale) e gusto deciso. San Gavino dedica ogni anno un’importante Sagra allo Zafferano durante il periodo di fioritura che avviene fra la fine di Ottobre e metà Novembre.
Adagiato sulle colline dell’Alta Marmilla Villanovafranca vanta nel suo territorio la presenza di numerosi siti archeologici. Fra questi occorre ricordare il nuraghe complesso di Su Mulinu, che ospita al suo interno un imponente altare monolitico scolpito a blocco unico riproducente fedelmente un nuraghe. A Villanovafranca si trova il museo archeologico che contiene i reperti rinvenuti nel sito archeologico. Ai piedi della collina, dove sorge il paese, scorre il Flumini Mannu. Fra le colture spicca la coltivazione dello Zafferano. Anche a Villanovafranca viene dedicata allo zafferano una sagra.
Turri è un piccolo paese situato al centro della Marmilla. Terra dal fascino antico, nella zona chiamata “Molinu” si trova la più grande concentrazione di ulivi secolari di tutta la Sardegna. La popolazione si dedica da sempre all’agricoltura ed alla pastorizia, con produzione di cereali, legumi, ortaggi, vino, olio, mandorle, formaggio oltre al rinomato zafferano. La coltivazione dello zafferano qui ha una tradizione secolare, a cui viene dedicata anche una Sagra che si svolge ogni anno a Novembre, durante la fioritura.